Lo smaltimento rifiuti speciali non pericolosi riguarda tutti quei materiali che derivano da attività produttive, ma non presentano alti livelli di tossicità. Tra di loro sono annoverabili i rifiuti elettrici ed elettronici, inerti e laterizi (se provenienti dal settore edilizio di costruzione e demolizione), imballaggi commerciali e industriali, plastiche e vetro (se scarto di lavorazioni), alcuni rifiuti artigianali, i rifiuti originati dalle operazioni di recupero e smaltimento.
Lo smaltimento dei rifiuti in Italia è stato regolato organicamente dal DPR 915 del 10 settembre 1982, emanato in attuazione delle direttive CEE n. 75/442 (relativa ai rifiuti pericolosi), n. 76/403 (relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili) e n. 78/319 (relativa ai rifiuti in generale). I rifiuti speciali comprendono soprattutto la vasta categoria dei rifiuti industriali, artigianali, agricoli e commerciali.
In aggiunta sono considerati rifiuti speciali i seguenti:
Rifiuti composti da materiali da costruzione, demolizione e scavo
Veicoli e macchinari obsoleti
Rifiuti prodotti da ospedali e case di cura
Residui derivanti dal trattamento di rifiuti solidi urbani (scorie di incenerimento, residui degli impianti di riciclaggio) e dal trattamento delle acque reflue civili (materiale grigliato e fanghi di risulta).
Rifiuti speciali non pericolosi smaltimento
Anche se a prima vista i rifiuti speciali potrebbero sembrare del tutto innocui come ad esempio cartucce da stampanti. In realtà dentro quella semplice composizione di materiale plastico sono racchiuse determinate polveri che potrebbero compromettere la salute dell’uomo se gettate nei classici cassonetti dell’immondizia. Quindi che sia ben chiaro che non si tratta di un semplice rifiuto ma di un rifiuto speciale.
La gestione dei rifiuti speciali è un’impresa del tutto particolare e deve essere svolta secondo delle precise regole, altrimenti si può incorrere in sanzioni che vanno dai 300 euro fino alla somma di 3000 euro.
Se lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericoloso viene effettuato da un datore di lavoro, le sanzioni sono molto più severe. Infatti, c’è l’arresto che va da tre mesi fino ad un anno oppure c’è una multa alta da pagare che varia dai 2.600 fino ai 26.000 euro. Se invece, si tratta di rifiuti speciali pericolosi le sanzioni sia finanziarie che di arresto raddoppiano.
Per evitare di avere problemi affidati quindi alla nostra azienda specializzata nel settore, richiedici un preventivo e ti diremo qual è il costo smaltimento rifiuti speciali non pericolosi per la tua esigenza.
Rifiuti da smaltire? Ricevi un preventivo gratuito in poco tempo.
Smaltimento rifiuti speciali non pericolosi
Lo smaltimento rifiuti speciali non pericolosi riguarda tutti quei materiali che derivano da attività produttive, ma non presentano alti livelli di tossicità. Tra di loro sono annoverabili i rifiuti elettrici ed elettronici, inerti e laterizi (se provenienti dal settore edilizio di costruzione e demolizione), imballaggi commerciali e industriali, plastiche e vetro (se scarto di lavorazioni), alcuni rifiuti artigianali, i rifiuti originati dalle operazioni di recupero e smaltimento.
CONTATTACINormativa smaltimento rifiuti non pericolosi
Lo smaltimento dei rifiuti in Italia è stato regolato organicamente dal DPR 915 del 10 settembre 1982, emanato in attuazione delle direttive CEE n. 75/442 (relativa ai rifiuti pericolosi), n. 76/403 (relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili) e n. 78/319 (relativa ai rifiuti in generale). I rifiuti speciali comprendono soprattutto la vasta categoria dei rifiuti industriali, artigianali, agricoli e commerciali.
In aggiunta sono considerati rifiuti speciali i seguenti:
Rifiuti speciali non pericolosi smaltimento
Anche se a prima vista i rifiuti speciali potrebbero sembrare del tutto innocui come ad esempio cartucce da stampanti. In realtà dentro quella semplice composizione di materiale plastico sono racchiuse determinate polveri che potrebbero compromettere la salute dell’uomo se gettate nei classici cassonetti dell’immondizia. Quindi che sia ben chiaro che non si tratta di un semplice rifiuto ma di un rifiuto speciale.
La gestione dei rifiuti speciali è un’impresa del tutto particolare e deve essere svolta secondo delle precise regole, altrimenti si può incorrere in sanzioni che vanno dai 300 euro fino alla somma di 3000 euro.
Se lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericoloso viene effettuato da un datore di lavoro, le sanzioni sono molto più severe. Infatti, c’è l’arresto che va da tre mesi fino ad un anno oppure c’è una multa alta da pagare che varia dai 2.600 fino ai 26.000 euro. Se invece, si tratta di rifiuti speciali pericolosi le sanzioni sia finanziarie che di arresto raddoppiano.
Per evitare di avere problemi affidati quindi alla nostra azienda specializzata nel settore, richiedici un preventivo e ti diremo qual è il costo smaltimento rifiuti speciali non pericolosi per la tua esigenza.
Rifiuti da smaltire? Ricevi un preventivo gratuito in poco tempo.